SANTO SPIRITO



Santo Spirito

Paese di mare, confina a nord con il mare Adriatico, ad est con Palese Macchie e ad ovest con Giovinazzo. Già legata a Bitonto, di cui era la marina, fin dal medioevo, divenne frazione di Bari nel 1928 per poi trasformarsi in quartiere nel 1979, andando a costituire con Palese e Macchie la I Circoscrizione attualmente V Municipio.

 La località era già nota in epoca romana come è testimoniato da una nave, con un carico di anfore, affondata (tra il II ed il I secolo d. C.) in prossimità della Torre asburgica del 1500 detta della Finanza.

La presenza della cala di Santo Spirito è segnalata nel Medioevo dal geografo arabo Al Edrisi, nella sua carta nautica, con il toponimo “Burg Asilu”. L’abitato era protetto ad occidente da una struttura difensiva costruita sulla scogliera, presumibilmente realizzata nell’VIII secolo, caratterizzata da una pianta circolare a due livelli e con una torre alta circa 10 m.  Questo castello fu distrutto in una delle frequenti scorrerie saracene nel IX secolo.  

La profonda insenatura è caratterizzata dalla presenza di uno scoglio, chiamato da tempi remoti “Vargalone”, attracco privilegiato un tempo per piccole imbarcazioni atte al trasporto di olio, vino, mandorle e derrate varie, prodotte nei paesi dell’entroterra, verso i porti dell’Adriatico fino a Venezia.      L’esistenza di un florido mercato ittico e l’importante posizione mercantile, già dal Medioevo era motivo di contese, anche armate, tra Bari e Bitonto con un continuo spostamento dei confini. Nel 1585 su ordine del Vicerè di Napoli Pedro de Castro furono edificati cinque termini confinari, a forma di parallelepipedi chiamati Titoli, a partire dal “locus arenarum” sul litorale tra Santo Spirito e Palese.

A partire dal 1800 cambia la fisionomia di S. Spirito da piccolo borgo di pescatori in un paese ricco di attività produttive ed un notevole sviluppo edilizio per i nuovi abitanti provenienti dai paesi circostanti e la costruzione di numerose ville sontuose, progettate da noti architetti per benestanti e patrizi di Bitonto, che contribuirono a magnificare il paese come rinomato luogo di svago e villeggiatura.

 

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