Casamassima è
una cittadina dell’Area Metropolitana di Bari, a circa 18 km a sud dalla città,
lungo la Statale 100 Bari-Taranto, in una posizione strategica per raggiungere
facilmente varie zone del capoluogo, altri comuni e importanti località
turistiche (Alberobello, Valle d’Itria, Murge, Polignano, Matera),
rappresentando quindi un importante nodo stradale.
Il territorio esteso su 7.741 ettari in un paesaggio
collinare, a 223 mt sul livello del mare all’estremità naturale della Murgia
Barese, è attraversato dalla Lama San
Giorgio di grande interesse naturalistico per la presenza di anfratti e
boschi e storico-architettonico per la presenza di chiese rurali e antiche
masserie, e comprende percorsi pedonali e cicloturistici.
Casamassima conta circa 20.000 abitanti-residenti e
molti altri domiciliati per la presenza dei grossi centri commerciali
all’ingrosso Baricentro e al dettaglio Parco
Commerciale Casamassima, Università LUM Jean Monnet, Multisala Space.
Cenni Storici – Il
primo documento che parla di Casamassima è tratto dal Codice Diplomatico Barese
del 962 d.C. ed era poco più che un villaggio forse sorto durante la
dominazione longobarda, anche se taluni attribuiscono il nome al generale
romano Fabio Massimo che stazionò con il suo accampamento durante le guerre tarantine.
Sotto i Normanni ebbe origine il feudo con il primo feudatario Guido da
Venosa. Nel 1195 fu assegnata alla famiglia Massimi dall'imperatore
Enrico VI di Svevia, con l'obbligo di cambiare il proprio cognome in quello di
Casamassima. Umiliati da Federico II che tolse il feudo, questo fu restituito
dal figlio Corrado IV nel 1252. L’episodio, documentato da una pergamena
conservata nella Biblioteca di Bari, viene ricordato dalla Pro Loco dal 1997
nel Corteo Storico Corrado IV di Svevia. Nel 1348 Casamassima subì il
sacco delle truppe mercenarie ungheresi venute in Italia per punire la regina
Giovanna I d’Angiò di Napoli accusata dell’uccisione del marito Andrea,
fratello di Luigi re d’Ungheria, provocando la morte di centinaia di cittadini,
anche questo raccontato dalla Pro Loco dal 2018 in una suggestiva
rappresentazione scenica di grande impatto emotivo Assalto alla Torre.
La posizione geografica accattivante, posta nei pressi del crocevia delle
importanti arterie che collegavano Roma con Taranto (Appia) e con Brindisi
(Traiana), ha fatto sì che per lunghi secoli il paese è stato oggetto di vari
feudatari tra cui i Principi Orsini, i Briénne, i D’Enghién, i Lussemburgo e
gli Acquaviva d’Aragona. Nel 1609 fu comprata dal ricco commerciante di
grano portoghese Miguel Vaaz De Andrade conosciuto come Conte di Mola, nel 1667
passa ai De Ponte di Napoli e poi ai Caracciolo fino al 1806 quando Giuseppe
Bonaparte, re di Napoli, abolisce la feudalità in tutto il Reame.
La Patrona di
Casamassima è la Madonna del
Carmelo celebrata l’ultimo fine settimana di Luglio; il santo
Protettore è San Rocco celebrato il secondo fine settimana e lunedì
di Settembre.
IL
PAESE AZZURRO
Il Borgo Antico di Casamassima
è di chiara impronta medievale. Si è sviluppato dall' XI secolo
attorno ad una Torre Normanna che si è poi ampliata trasformandosi in una
dimora padronale detta “castello”. Il borgo è singolare e pittoresco con le
suggestive viuzze di chianche (basole di pietra), i chiassi (piazzette
cieche), le corti e le abitazioni caratteristiche, un tempo tutte
ricoperte di calce azzurra, della quale si conservano in più
punti le tracce secolari con una notevole stratificazione. Era circondato da
mura e torri, oggi inglobate nella cerchia esterna di case.
Verità e leggende si incrociano nella storia
plurisecolare di Casamassima, ma la più affascinante è quella in cui a un
certo punto il Borgo Antico diventò tutto azzurro, forse per un
voto fatto nel XVII secolo dall'allora signore di Casamassima Odoardo Vaaz alla
Madonna di Costantinopoli, che preservò il borgo dall'epidemia di peste diffusa
in tutto il territorio, importata da marinai venuti dall’oriente.
Per riconoscenza il duca Vaaz ordinò di dipingere il caseggiato a
calce viva aggiungendo il colore azzurro del maphorion (manto) della
Madonna. In seguito ad uno studio approfondito e particolareggiato condotto
negli ultimi 20 anni dall’architetto Marilina Pagliara, è emerso che
storicamente l’azzurro lo si dovrebbe alla presenza di una comunità ebraica
fondamentalista voluta da Miguel Vaaz de Andrade, ebreo sefardita e Duca
di Casamassima (XVII sec.), che aveva in uso di colorare con calce
azzurra le proprie case lì dove si erano insediati una volta cacciati da
Spagna e Portogallo durante il periodo dell’Inquisizione, in specie a Jodhpur
(India), Safed (Israele) e Chefchaouen (Marocco), dalle caratteristiche
architettoniche moto simili al borgo di Casamassima.
Da allora per secoli la popolazione del Borgo Antico
ha mantenuto questa usanza, come testimoniano le stratificazioni di calce sui
muri, apparendo sino alla fine degli anni ’70 tutto di questo particolare
colore. Negli anni '60 il pittore milanese Vittorio Viviani, che ha soggiornato
periodicamente a Casamassima, affascinato dalla singolare cromaticità delle
case di questo borgo, lo immortalò nelle sue tele
battezzandolo “Paese Azzurro”.
La Pro Loco Casamassima dal 1995 è impegnata in primis
per il recupero e la valorizzazione del Paese Azzurro con una serie
di eventi, progetti e iniziative anche con le con le scuole, ottenendo
preziosi risultati. Un valido supporto per la conoscenza e diffusione è data
dalla collaborazione del gruppo folcloristico di ricerca e
tradizione "l Musicanti del Paese Azzurro”. Numerosi sono oggi gli
editoriali e i siti turistici online che si interessano e promuovono il Paese
Azzurro, con un crescente numero di visitatori.
Evento storico della Pro Loco Casamassima è la Pentolaccia Casamassimese nata
nel 1977 che si svolge la prima Domenica di Quaresima, portando in piazza
un’antica tradizione familiare, la rottura della “pignatta”, e valorizzare la
cartapesta lavorata da abili maestri-cartapestai che realizzano grandi carri
accompagnati nella sfilata da numerosi gruppi mascherati organizzati da scuole
e associazioni, richiamando numerosissimi visitatori.
La Pro Loco Casamassima
opera sul territorio dai primi anni ’60 e si costituisce formalmente nel 1967
con Atto Notorio. La nostra Pro Loco vanta numerose iniziative e
obiettivi raggiunti, come la valorizzazione del PAESE AZZURRO (Borgo Antico),
la riscoperta di antiche TRADIZIONI, l’organizzazione di grandi EVENTI
culturali, la promozione di ARTISTI LOCALI, la promozione di PRODOTTI e
ATTIVITA' LOCALI, ecc. contribuendo alla crescita socio-culturale-turistica del
territorio. E’ iscritta all’albo delle APS Regione Puglia e usufruisce del
Servizio Civile Universale.
Ubicazione – C.so
Vittorio Emanuele II n° 43 – tel. 080 671002 – 335 8383939
e-mail :
prolococasamassima@gmail.com
Sito web : www.prolococasamassima.it
Pagine Facebook : Pro
Loco Casamassima ; Il Paese Azzurro - Casamassima
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